Tra le principali Borse dell’Europa dell’Est solo Varsavia ha potuto chiudere oggi in rialzo.
L’indice RTS-Interfax ha perso a Mosca l’1,4% a 1.790,53 punti. I volumi di scambio sono stati anche oggi poco al di sopra della media. Il mercato azionario russo ha sofferto oggi, come gli altri mercati emergenti, a causa del warning lanciato ieri da Alan Greenspan sui rischi di una bolla speculativa in Cina. Eccetto Norilsk Nickel (RU0007288411), che ha guadagnato lo 0,2%, tutti i titoli di maggior peso hanno chiuso anche oggi in ribasso. I petroliferi LUKoil (RU0009024277), Surgutneftegas (RU0006936028) e Rosneft (RU000A0J2Q06) hanno perso tutti circa lo 0,9%. Gazprom (RU0007661625) ha chiuso in ribasso dell’1,7%, EESR Rossii (RU0008959655) del 2% e Sberbank (RU0009029540) dell’1,4%.
Il BUX a Budapest ha chiuso in ribasso dello 0,3% a 25.946 punti. Dopo il rally delle scorse sedute MOL (HU0000068952) ha perso oggi lo 0,9%. In ripresa OTP Bank (HU0000061726): +0,9% a HUF 9.544.
Il PX a Praga ha perso lo 0,8% a 1.823,90 punti. La maggior parte delle blue chips ceche è stata oggi oggetto di prese di beneficio. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha perso l’1,8%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,3%, Zentiva (NL0000405173) il 2,3% e Komercni Banka (CZ0008019106) l’1,1%. In gran spolvero Unipetrol (CZ0009091500): +5,2% a CZK 286. Eni (IT0003132476)ha annunciato oggi di aver aumentato la sua partecipazione in Ceska Rafinerska, la principale raffineria ceca controllata da Unipetrol, al 32,4%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,6% e raggiunto un nuovo massimo assoluto a 61.888,70 punti. In luce Agora (PLAGORA00067): +4,9% a KPN 45,75. L’impresa dei media ha annunciato un aumento del suo dividendo da KPN 0,50 a KPN 1,50 per azione. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha continuato a ritracciare ed ha perso lo 0,6%.
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