Le principali Borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi contrastate. Mosca ha continuato a guadagnare terreno, Budapest ha chiuso stabile, Praga e Varsavia hanno registrato delle perdite.
L’indice RTS-Interfax ha guadagnato a Mosca lo 0,8% a 2.042,20 punti. I volumi di scambio sono aumentati notevolmente rispetto a venerdì e sono stati alti. In gran spolvero Norilsk Nickel (RU0007288411): +4,6% a $229,50. Il titolo è stato spinto come tutto il settore dall’aumento dei prezzi dei principali metalli. Secondo quando riporta inoltre il quotidiano “Kommersant” l’oligarca Vladimir Potanin avrebbe acquistato sul mercato un ulteriore 2% del colosso minerario. Potanin è insieme all’altro miliardario Mikhail Prokhorov già il principale azionista di Norilsk Nickel. Molto bene anche Severstal (RU0009046510): +2,5% a $20,50. Il gigante dell’acciaio ha annunciato oggi di aver aumentato la sua partecipazione in Celtic Resources Holdings (IE0031880887) dal 22% al 26,6%.
Il BUX a Budapest ha chiuso stabile a 27.393,20 punti. La seduta è stata molto tranquilla. Tra i titoli di maggior peso MOL (HU0000068952) e OTP Bank (HU0000061726) hanno guadagnato rispettivamente lo 0,6% e lo 0,2%. Magyar Telekom (HU0000016522) ha perso invece l’1,2%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,1% a 1.792,10 punti. Bene Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300): +1,5% a CZK 1.139. La principale impresa russa delle utilities ha comunicato oggi che potrebbe fare un’offerta per la russa TGK-4, uno spin-off di EESR Rossii (RU0008959655). Male Erste Bank (AT0000652011): -2,2% a CZK 1.488. Sul titolo hanno pesato i timori legati alla crisi del settore dei mutui subprime.
Il WIG a Varsavia ha perso l’1,1% a 61.570,24 punti. Anche sul listino polacco hanno pesato le perdite dei bancari. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 2,9%, Bank BPH (PLBPH0000019) il 2,5%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l’1,1%, BZW Bank (PLBZ00000044) lo 0,9% e BRE Bank (PLBRE0000012) il 4,6%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha guadagnato controtendenza lo 0,7%. Il titolo della principale impresa mineraria polacca è stato spinto dall’aumento del prezzo del rame.
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