Eccetto San Paolo tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi in ribasso. L’IPC a Città del Messico ha perso l’1% a 29.289,72 punti. Era da più di due mesi che il listino messicano non scendeva a tali livelli. Le indicazioni arrivate oggi dall’audizione di Ben Bernanke al Joint Economic Committee del Congresso hanno fatto aumentare i timori del mercato relativi alle prospettive dell’economia degli USA, il principale partner commerciale del Messico. América Móvil (MXP001691213) ha perso l’1,2%, Grupo Mexico (MXP370841019) il 3%, Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 2,1% e Cemex (MXP225611567) il 2,1%. Il Merval a Buenos Aires ha chiuso in calo dell’1,6% a 2.263,02 punti. Sul listino argentino hanno pesato le forti perdite di Tenaris (LU0156801721), il suo titolo di maggior peso. Il maggior produttore e fornitore a livello globale di tubi e servizi usati per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas ha annunciato dei deboli dati di bilancio per il terzo trimestre. Il suo titolo ha perso oggi nella capitale argentina il 5,1%. Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,1% a 63.561,91 punti. Il listino brasiliano è stato sostenuto dall’eccezionale rally di Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6), il suo titolo di maggior peso. L’impresa petrolifera ha annunciato di aver scoperto delle enormi riserve di petrolio nel suo giacimento offshore di Tupi. In seguito alla notizia il titolo ha chiuso in rialzo del 14,2% a BRL 80,20. Altrimenti quasi tutti i titoli del Bovespa hanno chiuso in calo. Tra gli altri listini del continente sudamericano il General a Lima ha perso il 2,5%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,3%, l’IBVC a Caracas lo 0,8%, e l’IGBC a Bogotà l’1%.
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