Eccetto Budapest, che ha chiuso stabile, tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno registrato oggi delle sensibili perdite.
L’indice RTS ha perso a Mosca l’1,2% a 2217,95 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri ma sono rimasti al di sopra della media. Norilsk Nickel (RU0007288411) ha perso il 3,7% a $295,50. Sul titolo ha pesato il calo dei prezzi dei principali metalli. Il colosso minerario ha annunciato inoltre un’emissione di nuovi titoli per $2,4 miliardi destinata agli investitori istituzionali.
Il BUX a Budapest ha chiuso stabile a 26.485,95 punti. OTP Bank (HU0000061726) e MOL (HU0000068952) hanno perso rispettivamente il 2,1% e l’1,2%. In spolvero Gedeon Richter (HU0000067624): +7% a HUF 38.900. L’impresa farmaceutica ungherese ha annunciato oggi di aver raggiunto un accordo di fusione con la polacca Polpharma. Il nuovo gruppo rappresenterà la prima impresa farmaceutica dell’Europa centro-orientale.
Il PX a Praga ha chiuso in ribasso dell’1,7% a 1.797,40 punti. Tra le blue chips ceche solo Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha potuto chiudere oggi in rialzo: +0,5% a CZK 1.330. La principale impresa ceca delle utilities ha annunciato oggi dei dati di bilancio per il terzo trimestre al di sopra delle attese degli analisti. I nuovi timori legati alla crisi del mercato del credito hanno affondato Erste Bank (AT0000652011): -5% a CZK 1.299.
Il WIG a Varsavia ha perso il 3,1% a 55.600,24 punti. Diciassette dei venti titoli di maggior peso hanno chiuso in calo. Il settore immobiliare è crollato alla notizia che il finanziere Ryszard Krauze potrebbe cedere la sua partecipazione in Polnord (PLPOLND00019). Polnord ha perso il 6,9%, Polimex-Mostostal (PLMSTSD00019) il 9% e Globe Trade Centre (PLGTC0000037) il 5,6%.
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