Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca l’1% a 2.155,38 punti. I volumi di scambio sono leggermente aumentati rispetto a ieri e sono rimasti al di sopra della media. Sul mercato azionario russo ha pesato oggi il forte calo del prezzo del petrolio. LUKoil (RU0009024277) ha perso l’1,8%, Rosneft (RU000A0J2Q06) lo 0,8% e Gazprom (RU0007661625) lo 0,8%. Dopo il rally delle scorse sedute su Norilsk Nickel (RU0007288411) sono scattate oggi delle prese di beneficio. Il titolo del colosso minerario ha chiuso in calo del 2,1% a $286.
Il BUX a Budapest ha chiuso in ribasso del 4,3% a 23.899,35 punti. Le previsioni comunicate ieri dalla Banca centrale ungherese sull’andamento dell’inflazione e sul PIL dell’Ungheria hanno depresso gli investitori. Un aumento della pressione inflazionistica accompagnato da un rallentamento della crescita economica sono da sempre un “cocktail velenoso” per i mercati azionari. MOL (HU0000068952) è crollato del 6,3%. Secondo delle voci di mercato MOL potrebbe fare un’offerta per Premier Oil (GB0033560011). Gli investitori temono che MOL possa pagare un prezzo eccessivo per la rivale britannica. Una possibile acquisizione di Premier Oil dovrebbe inoltre ridurre le probabilità di un takeover della stessa MOL. Forti perdite anche per OTP Bank (HU0000061726): -5,2% a HUF 7.680. Negli ultimi tempi sono aumentati notevolmente sul mercato i timori che la crisi dei mutui subprime possa colpire anche il settore bancario dell’Europa dell’Est.
Il PX a Praga ha chiuso in ribasso dell’1,9% a 1.737,70 punti. Le vendite hanno colpito in particolar modo il settore bancario e quello immobiliare. Erste Bank (AT0000652011) ha perso il 3,1%, Komercni Banka (CZ0008019106) il 2,4%, Orco (LU0122624777) l’1,6% e ECM (LU0259919230) il 3,7%. Ancora bene Zentiva (NL0000405173): +2,4% a CZK 941,10. La società d’investimenti PPF ha annunciato venerdì scorso di aver aumentato la sua partecipazione nell’impresa farmaceutica dal 12,3% a 15,3%.
Il WIG a Varsavia ha perso l’1,5% a 54.575,42 punti. Anche sulla piazza finanziaria polacca hanno sofferto in particolar modo i bancari. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 3,7%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 2,2% e Bank BPH (PLBPH0000019) l’1,6%. Il calo del prezzo del rame ha pesato su KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017). Il titolo del gigante minerario polacco ha perso il 3,6% a KPN 106. Il settore dei media ha beneficiato del suo carattere difensivo. Agora (PLAGORA00067) ha guadagnato l’1,8% e TVN (PLTVN0000017) il 3,3%.
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