Tra le principali borse dell’Europa dell’Est solo Praga ha chiuso oggi in ribasso.
L’indice RTS ha guadagnato a Mosca lo 0,5% a 2.296,09 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri e sono stati al di sopra della media. Norilsk Nickel (RU0007288411) ha chiuso in rialzo dello 0,9% a $270,00. Il miliardario Vladimir Potanin, che attraverso la holding Interros controlla il 26% di Norilsk Nickel, ha deciso di non esercitare la sua opzione d’acquisto sulla quota del colosso minerario dell’altro miliardario Mikhail Prokhorov. La quota andrà ora a RusAl, il primo produttore al mondo di alluminio. Norilsk Nickel e RusAl potrebbero unirsi in futuro e creare una delle prime imprese minerarie al mondo con una capitalizzazione di borsa di più di $100 miliardi.
Il BUX a Budapest ha chiuso in rialzo del 2% a 26.053,91 punti. Dopo le perdite delle scorse sedute OTP Bank (HU0000061726) e MOL (HU0000068952) hanno guadagnato rispettivamente l’1,5% ed il 3,8%. Ancora male Magyar Telekom (HU0000016522): -0,8% a HUF 894.
Il PX a Praga ha perso l’1,4% a 1.769,00 punti. Sul listino ceco hanno pesato le perdite di Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300): -5,4% a CZK 1.308. Il gigante delle utilities ha comunicato oggi di aver interrotto temporaneamente il riacquisto di proprie azioni. Gli investitori si sono inoltre mostrati delusi del fatto che Ceske Energeticke Zavody non abbia annunciato ieri nessun nuovo contratto con i suoi fornitori di carbone.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,9% a 55.792,46 punti. La maggior parte delle blue chips polacche hanno chiuso in rialzo. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha guadagnato il 2,3%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) lo 0,9% e PKN Orlen (PLPKN0000018) lo 0,3%. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha perso lo 0,1% a KPN 22,99.
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