Le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi contrastate. Mosca e Praga hanno chiuso ancora in ribasso, Budapest e Varsavia hanno invece potuto recuperare parte del terreno perso ieri. Anche i listini dell’Europa orientale hanno beneficiato della decisione della Fed di tagliare i suoi tassi d’interesse di 75 punti base.
L’indice RTS ha perso a Mosca l’1,6% a 1.967,70 punti. I volumi di scambio sono aumentati notevolmente rispetto a ieri e sono stati molto alti. Norilsk Nickel (RU0007288411) ha guadagnato il 2,8% a $223. A Mosca è tornata a circolare oggi la voce di una possibile mega-fusione tra il colosso minerario e RusAl. Seduta positiva anche per Sberbank (RU0009029540): +0,3% a $3,70. Le altre blue chips russe hanno chiuso anche oggi in forte ribasso. LUKoil (RU0009024277) ha perso il 5,3%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 4,3%, Gazprom (RU0007661625) il 4,2% e EESR Rossii (RU0008959655) il 4,5%.
Il BUX a Budapest ha chiuso in rialzo dello 0,4% a 23.454,13 punti. Il listino ungherese è stato sostenuto da MOL (HU0000068952): +2,4% a HUF 22.000. L’impresa petrolchimica ha annunciato oggi la ripresa del suo programma di buy-back interrotto lo scorso settembre. Bene anche Gedeon Richter (HU0000067624): +1,4% a HUF 38.195. Ancora male invece Magyar Telekom (HU0000016522): -3,1% a HUF 826. OTP Bank (HU0000061726) ha chiuso stabile a HUF 7.649.
Il PX a Praga ha perso l’1,7% a 1.463,70 punti. I titoli di maggior peso del listino ceco hanno chiuso contrastati. Komercni Banka (CZ0008019106), Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) e Unipetrol (CZ0009091500) hanno registrato una lieve ripresa. Tutti e tre i titoli hanno chiuso in rialzo di circa lo 0,1%. Erste Bank (AT0000652011) e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) hanno perso hanno perso rispettivamente il 2,7% ed il 2,4%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato l’1,4% a 45.113,17 punti. Dopo il crollo di ieri diciassette dei venti titoli principali del listino polacco hanno chiuso oggi in rialzo. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha guadagnato il 2,9%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) l’1%, PKN Orlen (PLPKN0000018) il 2,4%, Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) il 2,2% e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) lo 0,4%.
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