La maggior parte delle borse dell’America Latina hanno chiuso oggi ribasso. Dopo le forti perdite delle scorse sedute l’IPC a Città del Messico ha guadagnato lo 0,6% a 28.088,32 punti. In luce i titoli delle imprese impegnate nel settore delle costruzioni. Il Governo messicano ha annunciato ieri la costituzione di un fondo da MXN 40 miliardi per la costruzione di nuove infrastrutture. Impulsora del Desarrollo (MX01ID000009) ha guadagnato il 7,5%, Empresas ICA (MXP371491046) l’1%, Carso Infraestructura (MX01CI050005) il 2,8% e Cemex (MXP225611567) l’1%. América Móvil (MXP001691213), il titolo principale dell’IPC, ha chiuso in ribasso dello 0,3% a MXN 31,29.
Il Bovespa a San Paolo ha chiuso stabile a 58.965,48 punti. Il listino brasiliano è stato sostenuto dall’ottima performance di Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6): +3,1% a BRL 81,25. BG Group (GB0008762899) ha annunciato oggi di aver rivisto al rialzo le sue stime sulle riserve nel giacimento offshore di Tupi a 12-30 miliardi di barili. Petroleo Brasileiro controlla il 65% del progetto. Vale (BRVALEACNPA3), l’altro titolo di maggior peso del listino brasiliano ha perso il 2,4%. Ancora male anche i bancari. Banco Itau (BRITAUACNPR3) ha perso lo 0,3%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) l’1,7% e Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) l’1,2%. Nel settore delle telecomunicazioni dopo le forti perdite di ieri Vivo (BRVIVOACNOR1) ha chiuso in rialzo del 4,3%. TIM Participacoes (BRTCSLACNPR7), Telemar (BRTLMPACNOR5) e Brasil Telecom (BRBRTPACNOR5) hanno registrato invece delle moderate perdite.
Tra gli altri listini dell’America Latina il Merval a Buenos Aires ha perso l’1,4%, l’IGBC a Bogotà lo 0,7%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,5%, il General a Lima lo 0,4% e l’IBVC a Caracas lo 0,9%.
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