Dopo il rally delle due scorse sedute tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in calo.
L’indice RTS ha perso a Mosca l’1% a 2.059,35 punti. I volumi di scambio sono aumentati notevolmente rispetto a ieri e sono stati alti. Tutte le blue chips russe hanno chiuso in calo. LUKoil (RU0009024277) ha perso l’1,2%, Rosneft (RU000A0J2Q06) l’1,2%, Gazprom (RU0007661625) il 2,6%, Norilsk Nickel (RU0007288411) l’1%, EESR Rossii (RU0008959655) l’1,2% e Sberbank (RU0009029540) il 2,1%. Tra gli altri titoli del listino russo OGK-5 (RU000A0F5UN3) ha chiuso in ribasso del 5%. ENEL (IT0003128367) ha comunicato oggi che la sua unità EIH sta trattando la cessione di un massimo di circa il 7% del capitale di OGK-5. Nel settore della siderurgia Magnitogorsk (RU0009084396) ha guadagnato il 6,7% dopo aver annunciato di attendersi per il 2007 un utile neotto di $1,7 miliardi.
Il BUX a Budapest ha chiuso in ribasso del 2,4% a 21.975,25 punti. Tra i titoli di maggior peso OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 2,2%, MOL (HU0000068952) il 4,3% e Gedeon Richter (HU0000067624) l’1,2%. Magyar Telekom (HU0000016522) ha chiuso stabile a HUF 823.
Il PX a Praga ha perso l’1,8% a 1.495,30 punti. Quasi tutti i titoli principali del listino ceco hanno chiuso in calo. Erste Bank (AT0000652011) ha perso il 2,9%, Komercni Banka (CZ0008019106) l’1,5%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) l’1,8% e Teléfónica O2 C.R. (CZ0009093209) l’1,4%. Bene controtendenza Zentiva (NL0000405173): +1,6% a CZK 850,80. Deutsche Bank ha alzato oggi il suo rating sul titolo dell’impresa farmaceutica da “Sell” a “Hold”.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in ribasso del 2,5% a 46.423,82 punti. Tutti i venti titoli di maggior peso del listino polacco hanno registrato una seduta negativa. I nuovi timori legati alla crisi del mercato del credito hanno affondato i bancari. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 2,8%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 4,8% e BZW Bank (PLBZ00000044) il 5,3%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha chiuso in calo del 4,1% a KPN 101,60. Il primo produttore europeo di rame ha espresso oggi cautela sulla crescita dei suoi utili nel 2008 a causa del rallentamento della sua produzione.
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