Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in forte ribasso. Sui listini dell’Europa orientale ha pesato il clima negativo sulle altre borse internazionali.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 3,6% a 1.990,84 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a venerdì e sono stati al di sopra della media. Tutti i titoli di maggior peso del listino russo sono andati a picco. LUKoil (RU0009024277) ha perso il 3,1%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 3%, Gazprom (RU0007661625) il 3,5%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 4,1%, EESR Rossii (RU0008959655) il 4,7% e Sberbank (RU0009029540) il 2,5%. Nel settore della siderurgia Severstal (RU0009046510) ha chiuso in calo del 7,9% a $24,60. Il principale produttore d’acciaio russo ha generato lo scorso anno un utile operativo inferiore alle attese degli analisti.
Il BUX a Budapest ha chiuso in ribasso del 2,6% a 21.073,23 punti. Tutte le blue chips ungheresi hanno registrato una seduta negativa. OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 2,3%, MOL (HU0000068952) il 3,8%, Gedeon Richter (HU0000067624) il 2,2% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,6%.
Il PX a Praga ha perso il 2,5% a 1.468,50 punti. Anche a Praga gli orsi non hanno fatto prigionieri. Erste Bank (AT0000652011) ha perso il 4,4%, Komercni Banka (CZ0008019106) il 2,7%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) l’1,3%, Teléfónica O2 C.R. (CZ0009093209) l’1,8% e Unipetrol (CZ0009091500) il 3,3%.
Il WIG a Varsavia ha perso il 2,8% a 44.933,90 punti. Diciassette dei venti titoli principali del listino polacco hanno chiuso in calo. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 5,9%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 4,7%, KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) il 5,6% e PKN Orlen (PLPKN0000018) il 5,8%. Polish Oil & Gas (PLPGNIG00014) ha potuto limitare le perdite: -0,4% a KPN 4,55. Le autorità di regolamentazione hanno rimandato la loro decisione sui prezzi del gas ma indicato che l’aumento potrebbe essere di almeno il 10%.
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