La maggior parte delle borse dell’America Latina hanno chiuso oggi in rialzo. Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato lo 0,4% a 64.445,90 punti. In luce il settore della siderurgia. Usiminas (BRUSIMACNPA6) ha chiuso in rialzo del 2,9%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) del 3,3% e Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) dell’1,5%. Goldman Sachs ha espresso oggi ottimismo sulla crescita degli utili dei produttori brasiliani d’acciaio. Secondo la banca d’affari il mercato sottovaluterebbe i benefici derivanti dalla crescita dei prezzi nel settore. I bancari sono stati anche oggi obiettivo di prese di beneficio. Itau (BRITAUACNPR3) ha perso lo 0,6%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) lo 0,1% e Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) l’1%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli di maggior peso del listino brasiliano, hanno guadagnato rispettivamente lo 0,4% e lo 0,1%.
L’IPC a Città del Messico ha perso lo 0,5% a 31.545,37 punti. Male Cemex (MXP225611567): -3,9% a MXN 27,83. Il Presidente venezuelano Hugo Chavez ha dichiarato di aver l’intenzione di nazionalizzare l’industria del cemento nel suo paese. Cemex dispone di importanti assets in Venezuela. Seduta negativa anche per gli altri due titoli di maggior peso dell’IPC. América Móvil (MXP001691213) ha perso l’1,7% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,5%. L’aumento dei prezzi dei principali metalli ha spinto i minerari. Penoles (MXP554091415) ha guadagnato il 2,3% e Grupo Mexico (MXP370841019) il 2,6%.
Dopo gli eccezionali guadagni delle due scorse sedute l’IBVC a Caracas ha oggi rallentato leggermente la sua corsa. L’indice venezuelano ha chiuso in rialzo dell’1,4% a 39.084,16 punti.
Tra gli altri listini dell’America Latina l’IPSA a Santiago del Cile ha guadagnato lo 0,6%, il General a Lima l’1,2% e l’IGBC a Bogotà lo 0,6%. Il Merval a Buenos Aires ha chiuso invariato.
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