Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso. Sui listini dell’Europa orientale ha pesato la negativa apertura di Wall Street. Il profit warning lanciato da General Electric (US3696041033) ha penalizzato soprattutto i bancari.
L’indice RTS ha perso a Mosca l’1% a 2.112,10 punti. I volumi di scambio sono stati anche oggi nella media. Eccetto Norilsk Nickel (RU0007288411), che ha guadagnato l’1%, tutte le blue chips russe hanno chiuso in ribasso. LUKoil (RU0009024277) ha perso lo 0,9%, Rosneft (RU000A0J2Q06) lo 0,5%, Gazprom (RU0007661625) l’1%, EESR Rossii (RU0008959655) lo 0,9% e Sberbank (RU0009029540) il 3,8%. Surgutneftegas (RU0006936028) ha chiuso in calo dello 0,5% e Gazprom Neft (RU0009062467) è rimasto invariato nonostante Citigroup abbia promosso oggi entrambi i titoli a “Buy”.
Il BUX a Budapest ha chiuso in ribasso dello 0,5% a 22.126,73 punti. Sul BUX hanno pesato le perdite di OTP Bank (HU0000061726). Il titolo della prima banca ungherese ha perso il 2% a HUF 6.900. MOL (HU0000068952) e Magyar Telekom (HU0000016522) hanno guadagnato rispettivamente lo 0,6% e lo 0,5%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,8% a 1.533,10 punti. I bancari hanno guidato anche a Praga la lista dei ribassi. Erste Bank (AT0000652011) ha perso l’1,9% e Komercni Banka (CZ0008019106) il 2,5%. Dopo le perdite delle scorse sedute Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha registrato una ripresa ed ha chiuso in rialzo dell’1,1%.
Il WIG a Varsavia ha perso il 2,3% a 47.064,18 punti. Diciannove dei venti titoli di maggior peso hanno chiuso in calo. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 3,5%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 2,4%, BRE Bank (PLBRE0000012) il 4,5% e BZW Bank (PLBZ00000044) il 5,4%. Polish Oil & Gas (PLPGNIG00014) ha chiuso in ribasso del 6,2%. L’aumento dei prezzi del gas approvato dalle autorità di regolamentazione è risultato essere al di sotto delle attese del mercato.
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