Le borse dell’Europa dell’Est chiudono ancora in ribasso

Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso anche oggi in ribasso.

L’indice RTS ha perso a Mosca l’1% a 2.091,09 punti. I volumi di scambio sono scesi notevolemente rispetto a venerdì scorso. Le notizie negative arrivate da Wachovia (US9299031024), la quarta banca statunitense, hanno pesato sui bancari. VTB Bank (RU000A0JP5V6) ha perso il 2,9% e Sberbank (RU0009029540) lo 0,8%. I petroliferi hanno chiuso in ribasso nonostante il nuovo apprezzamento del petrolio. LUKoil (RU0009024277) ha perso il 2% e Rosneft (RU000A0J2Q06) lo 0,7%. Tra le altre blue chips russe Gazprom (RU0007661625) ha chiuso in calo dello 0,5%, EESR Rossii (RU0008959655) dell’1% e Norilsk Nickel (RU0007288411) del 3%. Bene controtendenza Uralkali (RU0007661302): +0,3% a $10,03. Il primo produttore russo di fertilizzanti a base di potassio ha annunciato oggi dei convincenti dati di bilancio per il 2007.

Il BUX a Budapest ha chiuso in ribasso dello 0,7% a 21.968,19 punti. La seduta è stata priva di spunti particolari. OTP Bank (HU0000061726) ha perso l’1,3% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,5%, MOL (HU0000068952) ha chiuso stabile.

Il PX a Praga ha perso l’1% a 1.518,0 punti. Quasi tutti i titoli di maggior peso del listino ceco hanno chiuso in calo. Erste Bank (AT0000652011) ha perso l’1,5%, Komercni Banka (CZ0008019106) l’1,6% e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) l’1,3%. Teléfónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha beneficiato del suo carattere difensivo ed ha guadagnato lo 0,3%.

Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,7% a 46.715,70 punti. Dopo le forti perdite di venerdì scorso Polish Oil & Gas (PLPGNIG00014) ha perso oggi un ulteriore 2,3%. Le autorità di regolamentazione hanno approvato un aumento dei prezzi del gas in Polonia meno consistente di quanto atteso dal mercato. TVN (PLTVN0000017) ha guadagnato controtendenza l’1,7%. Il secondo network commerciale polacco ha aumentato nel primo trimestre i suoi ricavi derivanti dalla pubblicità di circa il 9%.