Anche oggi la maggior parte delle borse dell’America Latina hanno chiuso in ribasso.
L’IPC a Città del Messico ha perso il 2,3% a 31.009,020 punti. Sul listino messicano ha pesato il crollo di América Móvil (MXP001691213). Il titolo di maggior peso dell’IPC ha chiuso in ribasso del 12,8% a MXN 29,60. Si è trattato per América Móvil della peggiore seduta da quando fu collocato in borsa nel 2001. Il primo operatore della telefonia mobile dell’America Latina ha registrato nel primo trimestre di quest’anno, a sorpresa, un calo dei suoi utili di circa il 6%. Sui conti di América Móvil hanno pesato la flessione delle chiamate per utente e l’aumento dei costi finanziari. Tra gli altri titoli dell’IPC Penoles (MXP554091415) ha continuato a ritracciare ed ha perso il 3,4% a MXN 344,68. Ancora bene invece Cemex (MXP225611567): +1,7% a MXN 29,42. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010 ha chiuso invariato.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l’1% a 65.187,30 punti. In spolvero Brasil Telecom (BRBRTPACNPR2): +5,1% a BRL 26,60. Telemar Tele Norte Leste (BRTNLPACNOR3) ha annunciato oggi di aver raggiunto un accordo per acquistare la rivale per BRL 5,86 miliardi. L’aumento del prezzo del petrolio ha spinto Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6). Il titolo dell’impresa petrolifera ha chiuso in rialzo dell’1,3% a BRL 84,30. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato lo 0,6% nonostante abbia annunciato che il suo utile è calato nel primo trimestre di circa lo 0,9%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso l’1,3%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,1% e il General a Lima lo 0,8%. L’IBVC a Caracas e l’IGBC a Bogotà hanno guadagnato rispettivamente lo 0,7% e lo 0,5%
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