Borse dell’America Latina: San Paolo non si ferma, bene anche Città del Messico

Le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato l’1,2% e raggiunto un nuovo record storico a 70.174,80 punti. Per il Bovespa si è trattato della terza seduta positiva di fila. Il mercato azionario brasiliano ha continuato a beneficiare della decisione di Standard & Poor’s (abbr. S&P) di alzare il rating sovrano creditizio a lungo termine del più grande paese dell’America Latina in valuta estera da “BB+” a “BBB-“. In luce Telemar Tele Norte Leste (BRTNLPACNOR3): +5,3% a BRL 39,30. Il gigante delle telecomunicazioni ha annunciato di aver aumentato nel primo trimestre il suo utile netto del 42%. Molto bene anche Cia. Energetica de Sao Pau (BRCESPACNPB4): +3,9% a BRL 29,60. UBS ha alzato il suo rating sul titolo dell’impresa delle utilities da “Neutral” a “Buy” ed il target sul prezzo a BRL 38. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato il 2% a BRL 43,85. Il prezzo del petrolio ha superato oggi a New York per la prima volta nella sua storia quota $120 al barile.
L’IPC a Città del Messico ha guadagnato l’1,3% a 30.958,89 punti. Bene i minerari. Penoles (MXP554091415) ha chiuso in rialzo del 4,4%. Il prezzo dell’argento ha guadagnato oggi al NYMEX più del 2%. Grupo Mexico (MXP370841019) ha guadagnato il 2,9%. Il rame si è apprezzato a New York di circa il 3,5%. América Móvil (MXP001691213) ha chiuso in rialzo dell’1,4%. Secondo gli esperti di Santander le recenti perdite del titolo sarebbero state esagerate.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,1%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,6% e il General a Lima lo 0,2%. Le borse di Caracas e Bogotà sono rimaste chiuse per festa.