Eccetto Santiago del Cile tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato meno dello 0,1% a 70.195,27 punti. Il mercato brasiliano è stato sostenuto da Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i suoi titoli di maggior peso. Petroleo Brasileiro ha chiuso in rialzo del 2,6% a BRL 45. Il prezzo del petrolio ha raggiunto oggi a New York un ennesimo record storico. Vale ha beneficiato dell’aumento dei prezzi dei principali metalli ed ha guadagnato l’1,5% a BRL 55,20. Male i bancari. Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) ha pubblicato una trimestrale che non ha potuto soddisfare le attese degli investitori. Il titolo della prima banca privata brasiliana ha chiuso in ribasso del 3%. Sulla scia di Banco Bradesco Itau (BRITAUACNPR3) ha perso il 4,3%, Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) il 3,7% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) lo 0,5%. Seduta da dimenticare per TIM Participacoes (BRTCSLACNPR7): -8,1% a BRL 5,24. L’operatore delle telecomunicazioni ha pubblicato una deludente trimestrale e tagliato le stime sulla crescita dei suoi ricavi per l’intero esercizio.
L’IPC a Città del Messico ha guadagnato lo 0,9% a 31.223,42 punti. Quasi tutti i titoli principali del listino messicano hanno chiuso in rialzo. América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,7%. Cemex (MXP225611567) l’1,8% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) l’1,6%. Dopo la solida performance delle scorse sedute Grupo Mexico (MXP370841019) ha perso lo 0,8%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato l’1%, l’IBVC a Caracas lo 0,1%, l’IGBC a Bogotà l’1,2 ed il General a Lima lo 0,1%. L’IPSA a Santiago del Cile ha perso lo 0,7%.
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