Tra le principali borse dell’Europa dell’Est solo Praga ha potuto chiudere oggi in rialzo. La Borsa di Varsavia è rimasta ferma a causa di una festa pubblica in Polonia.
L’indice RTS a Mosca ha perso l’1,4% a 2.433,07 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto ieri e sono stati chiaramente al di sopra della media. Le sensibili perdite di Wall Street di ieri hanno spinto molti investitori a Mosca a realizzare i loro benefici. Norilsk Nickel (RU0007288411) ha guidato la lista dei ribassi. Il titolo del colosso minerario russo ha chiuso in calo del 3,6%. Il prezzo del nichel ha registrato oggi a Londra un forte calo. Seduta negativa anche per le altre blue chips russe. LUKoil (RU0009024277) ha perso il 2,3%, Rosneft (RU000A0J2Q06) lo 0,7%, Gazprom (RU0007661625) l’1,5%, EESR Rossii (RU0008959655) l’1,4% e Sberbank (RU0009029540) lo 0,8%.
Il BUX a Budapest ha chiuso in calo dello 0,1% a 22.752,13 punti. OTP Bank (HU0000061726) ha sofferto insieme all’intero settore bancario europeo ed ha perso il 2%. Gli altri titoli di maggior peso del listino ungherese hanno chiuso in rialzo. MOL (HU0000068952) ha guadagnato l’1%, Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,6% e Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,1%.
Il PX a Praga ha guadagnato lo 0,5% a 1.677,40 punti. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha chiuso in rialzo dell’1,2% a CZK 1.336. L’assemblea degli azionisti del gigante ceco delle utilities ha approvato ieri un nuovo importante programma di buy-back. Dopo la debole performance di ieri Komercni Banka (CZ0008019106) e Erste Bank (AT0000652011) hanno guadagnato rispettivamente lo 0,6% e lo 0,8%. Zentiva (NL0000405173) ha chiuso in calo dell’1,7%.
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