Le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l’1,9% a 71.797,50 punti. Dopo Standard & Poor’s e DBRS (Dominion Bond Rating Service) anche Fitch ha alzato il rating del Brasile al livello di investment grade. La notizia era però in gran parte scontata e non ha potuto perciò compensare l’impatto negativo cha ha avuto sul listino brasiliano il calo dei prezzi delle commodities. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in ribasso del 3,2% a BRL 49,34. Il prezzo del petrolio ha perso oggi al NYMEX $4,41 al barile. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 4,3% a BRL 53,40. I prezzi dei principali metalli hanno registrato oggi a Londra e New York delle forti perdite. Dopo il rally di ieri sulla maggior parte dei bancari sono scattate oggi delle prese di beneficio. Itau (BRITAUACNPR3) ha perso lo 0,7%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 2% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) lo 0,1%. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha chiuso in rialzo dello 0,5%.
L’IPC a Città del Messico ha guadagnato lo 0,6% a 31.837,27 punti. Il mercato azionario messicano ha beneficiato della positiva performance di Wall Street. América Móvil (MXP001691213) e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) hanno guadagnato rispettivamente lo 0,5% e lo 0,9%. Ancora male invece Cemex (MXP225611567): -3,4% a MXN 29,69. J.P. Morgan ha tagliato oggi il suo rating sul titolo del colosso del cemento da “Overweight” a “Neutral”. Ieri già Morgan Stanley aveva declassato Cemex ad “Underweight”.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,4%, il General a Lima l’1,1% e l’IBVC a Caracas lo 0,3%. L’IGBC a Bogotà ha guadagnato l’1% e l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,8%.
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