Borse dell’America Latina: Seduta negativa per San Paolo e Città del Messico

Le borse dell’America Latina hanno chiuso anche oggi contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 2% a 67.090,40 punti. Sul mercato azionario brasiliano hanno pesato i timori legati all’aumento dell’inflazione. Henrique Meirelles, il Presidente della Banca Centrale brasiliana, ha espresso oggi preoccupazione a causa della forte crescita dei prezzi al consumo. Secondo Meirelles la Banca Centrale brasiliana starebbe monitorando molto attentamente la situazione e sarebbe pronta ad agire. Nel settore immobiliare, che dovrebbe venir particolarmente penalizzato da un possibile nuovo aumento dei tassi d’interesse, Gafisa (BRGFSAACNOR3) e Cyrela (BRCYREACNOR7) hanno perso entrambi il 4,6%. Nel settore della distribuzione Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) ha chiuso calo del 4,4% e Lojas Renner (BRLRENACNOR1) del 6%. La debole performance del settore finanziario a Wall Street ha pesato sui bancari. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso il 4,2% Itau (BRITAUACNPR3) il 3,5%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 2,2% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) il 2,9%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso l’1,8% nonostante il prezzo del petrolio abbia guadagnato oggi a New York circa $2,70 al barile. Vale (BRVALEACNPA3) ha potuto invece beneficiare dell’aumento dei prezzi dei principali metalli ed ha guadagnato lo 0,8%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dell’1% a 29.618,11 punti. Cemex (MXP225611567) ha perso il 4%. Cemex ha tagliato ieri le sue stime sulle vendite di cemento negli USA ed in Spagna. América Móvil (MXP001691213) ha perso l’1,8%. Pali Research ha declassato ieri il titolo del colosso della telefonia mobile da “Neutral” a “Sell”. Grupo Mexico (MXP370841019) ha perso l’1,1% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) lo 0,1%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,6%, General a Lima lo 0,8%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,4% e l’IBVC a Caracas lo 0,2%. L’IGBC a Bogotà ha chiuso in calo dell’1,2%.