Eccetto Praga tutte le borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in rialzo.
Dopo quattro sedute negative di fila l’indice RTS a Mosca ha guadagnato lo 0,1% a 2.310,73 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a ieri e sono stati al di sotto della media. Sberbank (RU0009029540) ha registrato una ripresa insieme all’intero settore bancario europeo ed ha guadagnato l’1,6%. Bene anche Gazprom (RU0007661625): +1,2% a $14,42. Le altre blue chips russe hanno chiuso di nuovo in ribasso. LUKoil (RU0009024277) ha perso l’1,2%, Rosneft (RU000A0J2Q06) lo 0,2% e Norilsk Nickel (RU0007288411) l’1,2%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,8% a 20.548,00 punti. Tutti i titoli di maggior peso del listino ungherese hanno potuto recuperare parte del terreno perso durante le scorse sedute. OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato l’1,3%, MOL (HU0000068952) l’1%, Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,8% e Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,3%.
Il PX a Praga ha chiuso in ribasso dello 0,2% a 1.510,20 punti. NWR (NL0006282204) ha sofferto insieme all’intero settore minerario ed ha perso il 4,2%. Male anche Teléfónica O2 C.R. (CZ0009093209): -2,3% a CZK 471,50. Dopo le forti perdite di ieri Komercni Banka (CZ0008019106) e Erste Bank (AT0000652011) hanno guadagnato rispettivamente il 3% e lo 0,2%. In ripresa anche Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300): +1,2% a CZK 1.324.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato lo 0,2% a 42.077,27 punti. La maggior parte delle blue chips ha chiuso in rialzo. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato il 2,7%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l’1% e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) l’1,2%. PKN Orlen (PLPKN0000018) e Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) hanno perso rispettivamente l’1,2% e lo 0,4%.
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