Quasi tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi in ribasso
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 2,5% a 63.396,19 punti. Era da circa tre mesi che il listino brasiliano non scendeva a tali livelli. Sul mercato azionario brasiliano hanno pesato le notizie negative arrivate dal fronte macroeconomico. I dati sulla crescita della produzione e sull’aumento dei prezzi al consumo per il mese di giugno sono risultati essere peggiori delle attese degli economisti. I timori legati all’incremento della pressione inflazionistica hanno affondato i titoli delle imprese immobiliari e delle grandi catene di distribuzione. Nel settore immobiliare Gafisa (BRGFSAACNOR3) ha perso il 5,6% e Cyrela (BRCYREACNOR7) l’1,5%. Nel settore della distribuzione Lojas Americanas (BRLAMEACNPR6) ha chiuso in calo del 3,6% e Lojas Renner (BRLRENACNOR1) del 3,5%. Seduta da dimenticare per i titoli delle linee aeree. Gol Linhas Aereas (BRGOLLACNOR7) ha perso il 7,3% e TAM SA (BRTAMMACNOR5) il 7,5%. Il prezzo del petrolio ha raggiunto oggi a New York un ennesimo record storico. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli principali del Bovespa, hanno perso rispettivamente lo 0,3% e il 3,5%.
L’IPC a Città del Messico ha perso lo 0,6% a 29.221,11 punti. Le nuove perdite registrate dai titoli bancari a Wall Street hanno penalizzato il settore finanziario. Grupo Financiero Inbursa (MXP370641013) ha perso il 3,8% e Banorte (MXP370711014) il 3,6%. Male anche América Móvil (MXP001691213) e Cemex (MXP225611567). Il titolo del colosso della telefonia mobile ha chiuso in calo dello 0,4%, quello del terzo produttore al mondo di cemento del 2,2%. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha guadagnato invece controtendenza l’1,5%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,6%, l’IPSA a Santiago del Cile l’1,6%, il General a Lima lo 0,8% e l’IGBC a Bogotà l’1,9%. L’IBVC a Caracas ha guadagnato lo 0,3%.
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