Borse Europa dell’Est: Lieve rialzo per Praga, perdite per gli altri listini

Un laptop mostra un grafico

Tra le principali borse dell’Europa dell’Est solo Praga ha potuto chiudere oggi in rialzo.

L’indice RTS a Mosca ha perso l’1,5% a 1.776,06 punti. I volumi di scambio sono di nuovo calati e sono stati bassi. Gli investitori hanno dimenticato oggi la crisi dell’Ossezia del Sud e sono tornati a concentrarsi sui temi di attualità finanziaria. La debolezza del prezzo del petrolio ha pesato sul settore energetico. LUKoil (RU0009024277) ha perso il 4,1%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 2,2% e Gazprom (RU0007661625) il 2,9%. Male anche i bancari. Sberbank (RU0009029540) ha chiuso in calo del 4,3% e VTB Bank (RU000A0JP5V6) dell’1,5%. Le nuove svalutazioni annunciate ieri da J.P. Morgan Chase & Co. (US46625H1005) hanno fatto riaumentare i timori del mercato relativi alla crisi del settore del credito. Norilsk Nickel (RU0007288411) ha beneficiato della ripresa dei prezzi dei principali metalli ed ha chiuso in rialzo del 2,4%.

Il BUX a Budapest ha perso il 2,4% a 20.260,25 punti. Seduta da dimenticare per MOL (HU0000068952): -5,6% a HUF 16.850. Gli investitori temono che MOL possa pagare un prezzo troppo elevato per la croata INA (HRINA0RA0007). L’impresa ungherese rivelerà domani i dettagli sulla sua offerta per INA. Male anche OTP Bank (HU0000061726) e Magyar Telekom (HU0000016522). Il titolo della prima banca ungherese ha perso il 2,1%, quello dell’ex-monopolista delle telecomunicazioni l’1,3%. Gedeon Richter (HU0000067624) ha guadagnato controtendenza l’1,6%.

Il PX a Praga ha chiuso in rialzo dello 0,1% a 1.448,30 punti. Il listino ceco è stato sostenuto da Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300), il suo titolo di maggior peso, che ha guadagnato il 3,2%. Il gigante ceco delle utilities ha beneficiato, come tutto il settore, dei positivi dati di bilancio pubblicati oggi dalla tedesca E.ON (DE0007614406). Male Erste Bank (AT0000652011): -3,3% a CZK 1.017. Komercni Banka (CZ0008019106) e Teléfónica O2 C.R. (CZ0009093209) hanno guadagnato rispettivamente lo 0,1% e lo 0,4%.

Il WIG a Varsavia ha perso l’1% a 41.049,76 punti. Anche a Varsavia i bancari sono tornati a soffrire come sulle altre piazze finanziarie europee. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 2,2%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 2,9% e BZW Bank (PLBZ00000044) il 2,3%. PKN Orlen (PLPKN0000018) ha chiuso in calo del 2,5%. La prima impresa petrolchimica polacca ha pubblicato dei dati di bilancio per il secondo trimestre migliori delle attese degli analisti, il suo outlook non ha potuto però convincere gli investitori. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha beneficiato dell’aumento del prezzo del rame ed ha guadagnato lo 0,5%.

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