La maggior parte delle borse dell’America Latina ha chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l’1,4% a 54.404,41 punti. Sul listino brasiliano hanno pesato le forti perdite dei titoli legati alle commodities. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in calo del 3,2%. Il prezzo del petrolio ha perso oggi a New York il 5%
Vale (BRVALEACNPA3) ha perso l’1,6%. Il prezzo del rame ha perso oggi a Londra un ulteriore 2%. Il forte calo dei prezzi dei principali metalli ha affondato i titoli dei produttori d’acciaio.
Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 5,8%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 2,6% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 6,3%. La positiva performance del settore finanziario a Wall Street ha spinto i bancari. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato lo 0,9%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 2,7%, Itau (BRITAUACNPR3) l’1,1% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) l’1,6%.
L’IPC a Città del Messico ha guadagnato lo 0,4% a 26.522,76 punti. Il calo dei prezzi delle materie prime ha spinto Cemex (MXP225611567). Il titolo del gigante del cemento ha chiuso in rialzo del 3,9%. Molto bene anche Wal-Mart de Mexico (MXP810081010): +2,3% a MXN 38,13. I minerari sono andati anche a Città del Messico a picco. Penoles (MXP554091415) ha chiuso in ribasso del 4,9% e Grupo Mexico (MXP370841019) del 4,8%. América Móvil (MXP001691213) ha chiuso in lieve rialzo (+0,3% a MXN 26,60).
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso l’1,2%, l’IGBC a Bogotà lo 0,6% e l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,2%. L’IBVC a Caracas ha guadagnato lo 0,3%, il General a Lima ha chiuso invariato.
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