Eccetto Buenos Aires tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l’1,6% a 53.527,01 punti. Sul listino brasiliano hanno pesato anche oggi le perdite dei titoli legati alle commodities. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in calo dell’1,5%. Il prezzo del petrolio ha continuato oggi a perdere terreno a New York. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,6% nonostante il prezzo del rame abbia registrato oggi una ripresa. Ancora una seduta da dimenticare per i titoli dei produttori d’acciaio. Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 2,9%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 3,8% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 4%. ArcelorMittal (NL0000361947) ha tagliato i suoi prezzi nell’Africa del Sud. La notizia ha fatto aumentare i timori del mercato relativi al rallentamento della domanda nel settore. I bancari hanno chiuso contrastati. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato lo 0,3% e Itau (BRITAUACNPR3) l’1,1%. Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) ha perso l’1,5% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) il 2,9%.
L’IPC a Città del Messico ha perso lo 0,2% a 26.467,79 punti. I minerari sono stati colpiti anche oggi da una pioggia di vendite. Penoles (MXP554091415) ha chiuso in ribasso del 4,3% e Grupo Mexico (MXP370841019) del 2,1%. Ancora bene Cemex (MXP225611567) e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010). Il titolo del gigante del cemento ha guadagnato l’1,2%, quello della prima impresa del settore della distribuzione dell’America Latina il 2,1%. América Móvil (MXP001691213) ha chiuso in calo dell’1,3%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano l’IPSA a Santiago del Cile ha perso lo 0,9%, il General a Lima lo 0,5%, l’IGBC a Bogotà lo 0,3% e l’IBVC a Caracas lo 0,1%. Il Merval a Buenos Aires ha chiuso stabile a 1.758,13 punti.
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