Le borse dell’America Latina chiudono contrastate, male San Paolo

Le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 2,4% a 50.717,97 punti. Sul mercato azionario brasiliano ha pesato ancora una volta la debolezza dei titoli dei produttori di commodities. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 5%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York quasi invariato ma nettamente al di sotto dei suoi massimi intraday. Vale (BRVALEACNPA3) ha chiuso in calo del 3,5%. I prezzi dei principali metalli hanno perso oggi terreno al NYMEX in seguito al nuovo apprezzamento del dollaro. Tra i titoli dei produttori d’acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha chiuso in ribasso del 2,8%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) del 4% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) dell’1,5%. I bancari hanno registrato, come su tutte le borse internazionali, una seduta positiva. Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) ha guadagnato il 2,2%, Itau (BRITAUACNPR3) l’1% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) l’1,2%.
L’IPC a Città del Messico ha guadagnato l’1,3% a 26.232,56 punti. Sugli scudi Cemex (MXP225611567): +5,6% a MXN 22,43. Il salvataggio di Fannie Mae (US3135861090) e Freddie Mac (US3134003017) dovrebbe stabilizzare il mercato immobiliare statunitense. Il colosso messicano del cemento genera gran parte del suo giro d’affari negli USA. Molto bene anche Wal-Mart de Mexico (MXP810081010): +4,8% a MXN 38,64. Ancora male i minerari. Penoles (MXP554091415) ha chiuso in ribasso del 5,8% e Grupo Mexico (MXP370841019) del 6,2%. América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato lo 0,5%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,6% e il General a Lima l’1,4%. L’IPSA a Santiago del Cile e l’IGBC a Bogotà hanno guadagnato rispettivamente lo 0,3% e l’1,2%. L’IBVC a Caracas ha chiuso invariato.