La maggior parte delle borse dell’America Latina ha chiuso oggi in rialzo.
Dopo le forti perdite delle scorse sedute il Bovespa a San Paolo ha guadagna il 2,5% a 49.633,16 punti. Il Governo di Brasilia ha annunciato oggi che il PIL del Brasile è aumentato nel secondo trimestre di quest’anno del 6,1%. Gli economisti avevano atteso in media una crescita di solo il 5,5%. La notizia ha contribuito, insieme alla positiva performance di Wall Street, a migliorare il clima sulla piazza finanziaria brasiliana. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato l’1,2% nonostante il prezzo del petrolio abbia chiuso oggi a New York di nuovo in calo. Vale (BRVALEACNPA3) ha chiuso in rialzo del 5,7%. Il primo produttore al mondo di ferro ha annunciato ieri di star negoziando con i suoi clienti in Asia su un possibile nuovo aumento dei suoi prezzi. Tra i i titoli dei produttori d’acciaio, che avevano sofferto in particolar modo durante le scorse sedute, Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato il 4,2%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 4,9% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 2,1%. In ripresa anche i bancari. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato il 3,5%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) lo 0,2%, Itau (BRITAUACNPR3) l’1,2% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) l’1,1%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso invariato a 25.622,91 punti. I minerari hanno potuto finalmente registrare una seduta positiva. Penoles (MXP554091415) ha chiuso in rialzo del 2,1% e Grupo Mexico (MXP370841019) dello 0,3%. Bene anche Cemex (MXP225611567): +0,1% a MXN 21,59. América Móvil (MXP001691213) e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) hanno perso, invece, rispettivamente l’1,7% e lo 0,9%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato lo 0,6%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,9% e l’IGBC a Bogotà lo 0,4%. Il General a Lima ha perso lo 0,5% e l’IBVC a Caracas l’1,2%.
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