Le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso. Su tutti i listini hanno sofferto in particolar modo i bancari. Gli investitori temono che la crisi del settore del credito possa mettere alle corde anche il sistema finanziario dei paesi dell’Europa orientale.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 2,7% a 1.298,08 punti. I volumi di scambio sono scesi notevolmente rispetto a ieri e sono stati molto bassi. Anche oggi il Presidente russo Dmitri Medvedev ha cercato di tranquillizzare gli investitori. Medvedev ha dichiarato di essere sicuro che l’attuale situazione sul mercato azionario rappresenta solo un fenomeno temporaneo e che ovviamente non riflette lo stato dell’economia. Secondo Medvedev il mercato azionario russo continuerebbe ad essere molto promettente. Medvedev ha esortato inoltre il Governo e la Banca Centrale a prendere ogni misura necessaria ad attrarre capitale per il mercato finanziario russo. Le parole di Medvedev hanno potuto ridurre solo leggermente la pressione ribassista. I bancari sono andati anche oggi a picco. Sberbank (RU0009029540) ha chiuso in calo del 7,4% e VTB Bank (RU000A0JP5V6) del 6,8%. LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato l’1%. Leonid Fedun, il vice-Presidente del secondo produttore russo di petrolio, ha dichiarato che proporrà ai suoi colleghi di lanciare un programma di buy-back. Fedun ha acquistato inoltre oggi 800.000 titoli di LUKoil. Rosneft (RU000A0J2Q06) ha beneficiato della positiva performance di LUKoil ed ha chiuso stabile. Gazprom (RU0007661625) e Norilsk Nickel (RU0007288411) hanno perso rispettivamente il 2,4% ed il 3,5%.
Il BUX a Budapest ha perso il 2,6% a 19.516,20 punti. Anche nella capitale ungherese hanno sofferto soprattutto i bancari. OTP Bank (HU0000061726) ha chiuso in calo del 2,9% e FHB (HU0000078175) del 5,5%. Seduta da dimenticare anche per MOL (HU0000068952): -4,3% a HUF 15.300. Magyar Telekom (HU0000016522) ha perso l’1,1% e Gedeon Richter (HU0000067624) lo 0,9%.
Il PX a Praga ha perso il 2,3% a 1.292,2 punti. Ancora male NWR (NL0006282204). Il titolo del produttore di carbone ha perso oggi un ulteriore 4,1%. In ripresa invece Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300): +2,9% a CZK 1.057. Secondo il Direttore Finanziario del gigante delle utilities i prezzi dell’energie elettrica all’ingrosso rimarranno a degli elevati livelli. Nel settore bancario Komercni Banka (CZ0008019106) ha perso il 3,2% e Erste Bank (AT0000652011) il 6,2%.
Il WIG a Varsavia ha perso l’1,4% a 39.038,96 punti. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha chiuso in calo del 2,8%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) dell’1,8%, BZW Bank (PLBZ00000044) del 2,2% e BRE Bank (PLBRE0000012) del 3,1%. Polish Oil & Gas (PLPGNIG00014) ha chiuso in rialzo dell’1,6%. Secondo delle voci di stampa le autorità di regolamentazione potrebbe dare la prossima settimana a Polish Oil & Gas il nulla osta all’aumento dei suoi prezzi per il gas.
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