Quasi tutte le borse dell’America Latina sono andate oggi in orbita.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato il 9,6% a 53.055,38 punti. Era da quasi dieci anni che il listino brasiliano non registrava un tale rialzo in una sola seduta. La Borsa di San Paolo ha beneficiato come tutte le altre borse internazionali delle nuove misure prese dal Governo statunitense per superare la crisi dei mercati finanziari. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato il 9,4%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 7,4%, Itau (BRITAUACNPR3) l’8,5% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) il 9,5%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in rialzo dell’8,6%. Il prezzo del petrolio ha guadagnato oggi a New York il 6,8% a $104,55 al barile. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato il 6,5%. Il prezzo del prezzo del rame ha chiuso oggi al NYMEX in rialzo del 3,6%. L’aumento della fiducia degli investitori sulle prospettive dell’economia mondiale e il rally dei prezzi dei principali metalli hanno fatto esplodere i titoli dei produttori d’acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato il 13,4%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 10,1% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 18,1%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo del 4,6% a 25.701,03 punti. Il forte aumento del prezzo del rame ha messo le ali a Grupo Mexico (MXP370841019). Il titolo dell’impresa mineraria messicana ha guadagnato il 18,5%. Banorte (MXP370711014), che dispone di importanti assets negli USA, ha chiuso in rialzo del 20%. América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato il 2,6%, Cemex (MXP225611567) il 5,1% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 4,9%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato il 10,2%, l’IGBC a Bogotà il 3,6% e General a Lima l’8,8%. L’IBVC a Caracas ha perso lo 0,4%. La Borsa di Santiago è rimasta anche oggi ferma a causa di una festa pubblica.
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