Le principali borse dell’Europa dell’Est hanno registrato oggi, come la maggior parte delle altre borse mondiali, uno straordinario rally.
L’indice RTS ha guadagnato a Mosca un eccezionale 22,4% a 1.295,91 punti. Si è trattato del più forte rialzo in una sola giornata nella storia del listino russo. A causa della pioggia d’acquisti le contrattazioni sono state sospese due volte durante la seduta. Le misure prese dal Governo russo hanno pienamente raggiunto il loro obiettivo. Il Ministro delle Finanze Alexei Kudrin ha dichiarato che “abbiamo fatto del nostro meglio, la situazione si è stabilizzata”. Secondo Kudrin il drammatico calo dei prezzi dei titoli russi avrebbe rappresentato un elevato rischio per l’economia del paese. Kudrin ha osservato che la Banca Centrale ha messo finora a disposizione delle banche commerciali, per sostenere la loro liquidità, RUB 420 miliardi (€11,6 miliardi). Kudrin ha inoltre indicato che altri RUB 250 miliardi (circa €7 miliardi) provenienti dal budget del Governo verranno utilizzati per acquistare titoli soprattutto di imprese controllate dallo stato. La somma sarebbe a disposizione fino alla fine del 2009. La Borsa di Mosca ha beneficiato oggi come tutte le piazze finanziarie internazionali anche delle nuove misure prese dal Governo statunitense per superare la crisi. Non c’è bisogno di dire che quasi tutti i titoli del listino russo sono andati in orbita. I bancari sono letteralmente esplosi. Sberbank (RU0009029540) ha guadagnato il 41,9% e VTB Bank (RU000A0JP5V6) il 71,9%. Tra le altre blue chips russe LUKoil (RU0009024277) ha chiuso in rialzo del 27,3%, Rosneft (RU000A0J2Q06) del 33,9%, Surgutneftegas (RU0006936028) del 44,1%, Gazprom (RU0007661625) dell 35,5% e Norilsk Nickel (RU0007288411) dell’8,9%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato il 9,2% a 19.062,34 punti. Gli operatori hanno parlato di panico tra gli short-sellers. OTP Bank (HU0000061726) ha chiuso in rialzo del 14,9%, Magyar Telekom (HU0000016522) del 7,6%, Gedeon Richter (HU0000067624) del 3,5% e MOL (HU0000068952) dell’8%.
Il PX a Praga ha chiuso in rialzo dell’11,7% a 1.316,20 punti. Si è trattato della migliore seduta nella storia del listino ceco. I volumi di scambio sono stati enormi. I titoli del settore immobiliare, che erano stati massacrati durante le scorse sedute, hanno preso il volo. ECM (LU0259919230) ha guadagnato il 13,8% e Orco Property (LU0122624777) il 26,6%. Eccezionali rialzi anche per i bancari. Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato il 15,3% e Erste Bank (AT0000652011) il 19,3%. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300), il titolo di maggior peso del PX, ha guadagnato il 7,6%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato il 4,9% a 38.360,99 punti. Diciotto dei venti titoli di maggior peso del listino polacco hanno chiuso in rialzo. Anche a Varsavia si sono messi in evidenza soprattuto i bancari. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato il 5,7%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 6,8%, BRE Bank (PLBRE0000012) il 7,7% e BZW Bank (PLBZ00000044) il 7,8%. Tra le altre blue chips PKN Orlen (PLPKN0000018) ha chiuso in rialzo del 4,6%, KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) del 4,8% e Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) del 4,6%.
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