Eccetto Caracas tutte le borse dell’America Latina sono state oggi colpite da un’ondata di vendite quasi senza precedenti.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 9,4% a 46.028,06 punti. Era da quasi dieci anni che il listino brasiliano non registrava tali perdite in una seduta. Intraday il Bovespa è arrivato a perdere fino al 13,8%. A causa dell’ondata di vendite le autorità finanziarie hanno dovuto sospendere le contrattazioni per mezz’ora. La notizia della bocciatura da parte della Camera dei Rappresentati del piano anti-crisi ha scioccato gli investitori anche sulle piazze finanziarie dell’America Latina. Sul mercato azionario brasiliano ha pesato inoltre il crollo dei prezzi della maggior parte delle commodities. Nel settore immobiliare Gafisa (BRGFSAACNOR3) ha perso 9,1%, Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) il 21% e Cyrela (BRCYREACNOR7) il 9%. Il credit crunch sta allargando i suoi tentacoli sempre più anche sul Brasile. Per le imprese immobiliari sta diventando sempre più difficile ricevere dei finanziamenti per i loro progetti. Tra i bancari Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso il 10%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 5,6%, Itau (BRITAUACNPR3) il 5,9% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) il 9,6%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in calo del 7,6%. Il prezzo del petrolio è crollato oggi a New York del 9,8%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 12,1%. Il prezzo del prezzo del rame ha chiuso oggi a Londra in calo quasi il 5%. La flessione dei prezzi dei principali metalli ed i timori relativi alle prospettive della congiuntura mondiale hanno fatto andare a picco i titoli dei produttori d’acciaio. Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 13,7%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 13,2% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 14,8%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso del 6,4% a 23.955,67 punti. Per il listino messicano si è trattato della peggiore seduta da più di otto anni. Grupo Mexico (MXP370841019) è crollato sulla scia dei prezzi della maggior parte dei metalli. Il titolo della prima impresa mineraria messicana ha chiuso in calo di quasi il 17%. América Móvil (MXP001691213) ha perso il 7,5%, Banorte (MXP370711014) il 10,1%, Cemex (MXP225611567) il 7,3% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 5,3%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso l’8,7%, l’IPSA a Santiago del Cile il 5,5%, il General a Lima il 4,9% e l’IGBC a Bogotà il 2,4%. L’IBVC a Caracas ha chiuso in rialzo dello 0,4%.
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