Quasi tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato il 7,6% a 49.541,27 punti. Come Wall Street anche il listino brasiliano ha recuperato quindi una buona parte del terreno perso ieri. Nonostante il rimbalzo di oggi il bilancio mensile del Bovespa restà però molto negativo (-11%). I bancari hanno guidato la lista dei rialzi. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato l’11%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) l’8,6%, Itau (BRITAUACNPR3) il 9,8% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) il 9,9%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in rialzo del 7,2%. Il prezzo del petrolio è tornato oggi a New York al di sopra di $100 al barile. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato l’8% nonostante le quotazioni dei principali metalli abbiano oggi continuato a scendere. Tra i titoli dei produttori d’acciaio. Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato il 7,3%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 5,5% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 4,1%. Il settore delle utilities ha beneficiato di una nota di Morgan Stanley. Cia. Energetica de Minas Gerais (BRCMIGACNPR3) ha chiuso in rialzo dell’8% e Eletropaulo Metropolitana (BRELPLACNPB0) del 13%. La banca d’affari ha indicato che i produttori brasiliani di energia elettrica hanno dei solidi bilancio e pagano degli elevati dividendi, i loro titoli sarebbero appetibili agli attuali livelli.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo del 3,9% a 24,888,90 punti. América Móvil (MXP001691213) ha guadagnato il 5,1%, Banorte (MXP370711014) il 4,4%, Cemex (MXP225611567) il 3,9%, Grupo Mexico (MXP370841019) il 3,3% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 4,5%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato il 3,4%, l’IPSA a Santiago del Cile il 4,6%, il General a Lima l’1,2% e l’IGBC a Bogotà l’1,2%. L’IBVC a Caracas, che ieri era stato l’unico indice a salvarsi dal “massacro”, ha chiuso in ribasso dello 0,4%.
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