Tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi in calo.
Il Bovespa a San Paolo è crollato del 7,3% a 46.145,10 punti. La pioggia di vendite a San Paolo è stata scatenata da una miscela esplosiva composta da tre fattori: il forte calo dei prezzi delle commodities, la crisi del mercato del credito e i timori relativi ad una possibile recessione dell’economia degli USA. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso l’8,2%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi al NYMEX in calo del 4,6%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 10%. Le quotazioni dei principali metalli sono andate oggi a picco a New York. Tra i titoli dei produttori d’acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 6,1%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) l’8,2% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 9,2%. Nel settore bancario Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso il 9,8%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 6,7%, Itau (BRITAUACNPR3) il 6% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) il 5,7%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso del 4,3% a 24.027,35 punti. Il nuovo aumento delle nuove richieste dei sussidi alla disoccupazione ed il forte calo degli ordinativi all’industria negli USA hanno fatto aumentare anche i timori del mercato relativi alle prospettive dell’economia del Messico. Gli Stati Uniti sono il principale partner commerciale del più grande paese dell’America Centrale. América Móvil (MXP001691213) ha perso il 6,3%, Banorte (MXP370711014) il 5,4%, Cemex (MXP225611567) il 7,1%, Grupo Mexico (MXP370841019) l’8,9% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 6,4%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso il 5,3%, l’IPSA a Santiago del Cile il 3,9%, il General a Lima il 4,4%, l’IGBC a Bogotà lo 0,9% e l’IBVC a Caracas lo 0,2%
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!
