Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 3,1% a 1.152,70 punti. I volumi di scambio sono aumentati notevolmente rispetto ai ieri ma sono rimasti al di sotto della media. Sul mercato azionario russo hanno pesato oggi il calo dei prezzi delle commodities e la debole apertura di Wall Street. Eccetto Sberbank (RU0009029540), che ha chiuso stabile, tutte le blue chips russe hanno registrato una seduta negativa. LUKoil (RU0009024277) ha perso l’1,6%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 9,8%, Gazprom (RU0007661625) il 2,6% e Norilsk Nickel (RU0007288411) il 5,3%.
Il BUX a Budapest ha chiuso in ribasso dello 0,9% a 19.002,36 punti. I titoli principali del listino ungherese hanno chiuso contrastati. OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 2,3% e MOL (HU0000068952) il 3%. Gedeon Richter (HU0000067624) e Magyar Telekom (HU0000016522) hanno guadagnato rispettivamente il 2,3% e l’1,3%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,9% a 1.235,30 punti. Il calo dei prezzi delle commodities ha affondato NWR (NL0006282204). Il titolo del produttore di carbone ha chiuso in calo del 10,2%. Male anche Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300): -2% a CZK 1.085. Erste Bank (AT0000652011) ha guadagnato lo 0,5%, Teléfónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,3% e Unipetrol (CZ0009091500) il 2%.
Il WIG a Varsavia ha perso l’1,6% a 37.179,65 punti. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) è tornato oggi a soffrire. Il titolo del primo produttore europeo di rame ha chiuso in calo del 6,6%. Tra le altre blue chips polacche Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 3,1%, PKN Orlen (PLPKN0000018) lo 0,8% e Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) il 2,4%. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha chiuso in rialzo del 2,4%.
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