Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in netto calo.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 9,3% a 788,98 punti. Il listino russo ha riperso quindi quasi tutto il terreno guadagnato ieri. A causa della pioggia di vendite le contrattazioni sono state sospese nel corso della seduta per un’ora. Sul mercato azionario russo hanno pesato l’allarme recessione negli USA ed il forte calo dei prezzi delle commodities. LUKoil (RU0009024277) ha perso il 9,8%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 10,6%, Surgutneftegas (RU0006936028) l’8,6%, Gazprom (RU0007661625) il 10%, Norilsk Nickel (RU0007288411) l’11,1% e Sberbank (RU0009029540) il 15,2%.
Il BUX a Budapest ha perso l’11,9% a 14.484,10 punti. Oggi sono di nuovo aumentati i timori che la crisi dei mercati finanziari possa mettere alle corde anche l’Ungheria. Il fiorino è perciò affondato sia rispetto al dollaro che all’euro. Tutte le blue chips ungheresi sono andate a picco. OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 15%, MOL (HU0000068952) il 15%, Magyar Telekom (HU0000016522) il 9,7% e Gedeon Richter (HU0000067624) il 6,9%.
Il PX a Praga ha perso l’8% a 998,80 punti. Tutti i titoli del listino ceco sono stati sommersi da una pioggia di vendite. Erste Bank (AT0000652011) ha perso il 10%, Komercni Banka (CZ0008019106) il 5,1%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) l’11,3%, Unipetrol (CZ0009091500) il 6% e Teléfónica O2 C.R. (CZ0009093209) il 2,6%.
Il WIG a Varsavia ha chiuso in calo del 5,4% a 30.997,31 punti. Tutti i venti titoli di maggior peso del listino polacco hanno registrato una seduta negativa. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso l’8,5%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l’8,1%, Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) l’1,3%, PKN Orlen (PLPKN0000018) il 3,9% e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) il 9,9%.
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