Eccetto Buenos Aires tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso anche oggi in calo.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l’1,1% a 36.441,72 punti. Il listino brasiliano ha potuto ridurre notevolmente le sue perdite verso la fine delle contrattazioni grazie al rally di Wall Street. Nel corso della seduta il Bovespa è sceso al di sotto di quota 34.000 punti. Ancora male i bancari. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso il 4,7%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 3,8%, Itau (BRITAUACNPR3) il 6% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) il 6,1%. Citigroup si attende, a causa del rallentamento dell’economia, un forte aumento dei crediti in sofferenza in Brasile. Dopo il crollo di ieri Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso oggi un ulteriore 7,5%. Il prezzo del petrolio è sceso oggi a New York per la prima volta dopo quattrodici mesi al di sotto di quota $70 al barile. Vale (BRVALEACNPA3) ha chiuso in calo del 2,1%. J.P. Morgan ha tagliato oggi le sue stime sul prezzo del ferro per i prossimi tre anni. Il forte calo del prezzo del petrolio ha fatto decollare i titoli delle linee aeree. Gol Linhas Aereas (BRGOLLACNOR7) ha guadagnato il 24,3% e TAM SA (BRTAMMACNOR5) il 4%. Tra i titoli dei produttori d’acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha chiuso in rialzo del 17,3%. Secondo delle voci di stampa un consorzio guidato da Nippon Steel (JP3381000003) avrebbe l’intenzione di acquistare per circa $4 miliardi una parte delle attività di Companhia Siderúrgica Nacional nel ferro. Tra gli altri titoli del settore Gerdau (BRGGBRACNPR8) ha guadagnato l’1,8% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) l’1,5%.
L’IPC a Città del Messico ha perso il 3,2% a 20.457,93 punti. Anche oggi la lista dei ribassi è stata guidata dai minerari. Penoles (MXP554091415) ha chiuso in calo del 12,7% e Grupo Mexico (MXP370841019) dell’8,3%. Tra gli altri titoli del listino messicano América Móvil (MXP001691213) ha perso l’1,8%, Cemex (MXP225611567) il 5%, Banorte (MXP370711014) l’11% e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 4,9%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano l’IPSA a Santiago del Cile ha perso l’1,5%, il General a Lima il 7,2%, l’IBVC a Caracas lo 0,7% e l’IGBC a Bogotà il 3,5%. Il Merval a Buenos Aires, che era crollato ieri di più del 12%, ha chiuso invariato.
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