Le borse di Mosca, Praga e Varsavia sono andate oggi a picco. La Borsa di Budapest è rimasta ancora ferma a causa di una festività in Ungheria.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 13,7% a 549,43 punti. A causa delle drammatiche perdite le autorità finanziarie russe hanno sospeso le contrattazioni un’ora prima della chiusura ufficiale. Il Russian Stock Exchange ha comunicato che su decisione della consob russa resterà fermo anche durante l’intera giornata di lunedì. Le contrattazioni al MICEX erano state sospese definitivamente già nel primo pomeriggio (ora italiana). Sia l’indice RTS che il MICEX sono scesi oggi ai loro più bassi livelli dal dicembre del 2004. Per entrambi gli indici si è trattato inoltre della decima settimana negativa di fila. Dai suoi massimi assoluti dello scorso maggio l’indice RTS ha perso il 77%, il MICEX quasi il 75%. Anche i bonds russi ed il rublo hanno continua a soffrire. Nonostante i nuovi interventi della Banca Centrale russa il rublo è sceso oggi rispetto al dollaro ai suoi più bassi livelli degli ultimi due anni. A causa della grave crisi sulle borse internazionali e della caduta libera del prezzo del petrolio nessuno sembra aver più voglia di rischiare un investimento in Russia. Tra i titoli di maggior peso dell’RTS LUKoil (RU0009024277) ha perso il 19,9%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 18,2%, Gazprom (RU0007661625) il 21,6%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 24% e Sberbank (RU0009029540) il 22,6%.
Il PX a Praga ha chiuso in ribasso dell’11,8% a 751,30 punti. Anche a Praga gli operatori hanno parlato di “puro panico”. Tutti i titoli del listino ceco hanno registrato delle notevoli perdite. Erste Bank (AT0000652011) ha perso il 15,2%, Komercni Banka (CZ0008019106) il 10,3%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) il 15,2%, Unipetrol (CZ0009091500) il 13,7% e Teléfónica O2 C.R. (CZ0009093209) il 6,3%.
Il WIG a Varsavia ha perso il 3,7% a 25.291,39 punti. Secondo gli operatori il listino polacco avrebbe limitato le perdite rispetto alle altre borse della regione grazie agli acquisti di alcuni fondi domestici in cerca di buone occasioni. Tra le blue chips del WIG Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 5,6%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 5,9%, Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) il 4%, PKN Orlen (PLPKN0000018) il 4,7% e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) il 3,2%. Polish Oil & Gas (PLPGNIG00014) ha guadagnato il 2,8% ed è stato uno dei pochi titoli oggi a Varsavia ha chiudere in rialzo.
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