Le borse di Mosca, Budapest e Praga hanno registrato oggi delle notevoli perdite. La Borsa di Varsavia è rimasta ferma a causa di una festività in Polonia.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 10,7% a 725,89 punti. A causa della pioggia di vendite le contrattazioni sono state sospese per un’ora durante il corso della seduta. Sul mercato azionario russo hanno pesato il clima negativo a Wall Street, il forte calo del prezzo del petrolio e la debolezza del rublo. La Banca Centrale russa ha allargato oggi l’intervallo in cui il rublo può muoversi nei confronti del basket dollaro-euro per aumentare la flessibiliità del tasso di cambio. Tutte le blue chips russe sono andate a picco. LUKoil (RU0009024277) ha perso l’11,1%, Surgutneftegas (RU0006936028) l’11,4%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 15,2%, Gazprom (RU0007661625) il 15,1%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 15,5% e Sberbank (RU0009029540) il 15,6%.
Il BUX a Budapest ha chiuso in calo del 6,1% a 12.216,28 punti. Tutti i titoli di maggior peso del listino ungherese hanno registrato una seduta negativa. OTP Bank (HU0000061726) ha perso l’8,6%, MOL (HU0000068952) l’8%, Magyar Telekom (HU0000016522) il 4,6% e Gedeon Richter (HU0000067624) il 3,6%.
Il PX a Praga ha perso il 4,1% a 866,5 punti. I titoli legati alle commodities, che ieri avevano brillato, hanno guidato la lista dei ribassi. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha perso il 6,1%, NWR (NL0006282204) il 10,8% e Unipetrol (CZ0009091500) il 4,1%. Tra i bancari Komercni Banka (CZ0008019106) ha chiuso in calo dello 0,9% e Erste Bank (AT0000652011) dell’8,6%. Teléfónica O2 C.R. (CZ0009093209) ha beneficiato del suo carattere difensivo ed ha guadagnato lo 0,7%.
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