Eccetto Caracas tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 5,1% a 34.740,50 punti. Sul mercato azionario brasiliano hanno pesato come sulle altre borse internzionali i timori relativi alle prospettive dell’economia globale. I titoli dei produttori di commodities hanno guidato la lista dei ribassi. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso l’8,3%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in ribasso del 9,5%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 6,6%. Anche i prezzi dei principali metalli hanno registrato oggi dele forti perdite. Il prezzo dell’oro ha perso al NYMEX il 5,2%. Tra i titoli dei produttori d’acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 6,9%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 7,6% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 3,3%. Cosan (BRCSANACNOR6) ha chiuso in calo del 9,8%. J.P. Morgan ha avviato la copertura sul titolo del primo produttore al mondo di zucchero con “Underweight”. Tra i bancari Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) ha perso il 4,7%, Itau (BRITAUACNPR3) il 3,2% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) il 2,9%. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha chiuso invariato.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in calo del 4,9% a 19.533,08 punti. Anche nella capitale messicana i minerari hanno sofferto in particolar modo. Penoles (MXP554091415) ha chiuso in calo del 12,8% e Grupo Mexico (MXP370841019) del 7,3%. Seduta da dimenticare anche per Cemex (MXP225611567). Il titolo del colosso del cemento, che aveva registrato durante le scorse sedute una forte ripresa, è affondato del 12,7%. América Móvil (MXP001691213) ha chiuso in ribasso del 3,6%, Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha guadagnato controtendenza lo 0,5%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso il 6,9%, l’IPSA a Santiago del Cile il 3%, il General a Lima il 3,7% e l’IGBC a Bogotà l’1,9%. L’IBVC a Caracas ha chiuso in rialzo dello 0,9%.
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