Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in forte ribasso.
Dopo quattro sedute positive di fila l’indice RTS ha perso a Mosca il 2,7% a 652,21 punti. A causa delle forti vendite le contrattazioni sono state sospese durante il corso della seduta per un’ora. Sul mercato azionario russo ha pesato il fallimento del piano di salvataggio del settore statunitense dell’auto ed il conseguente calo del prezzo del petrolio. Eccetto Sberbank (RU0009029540), che ha guadagnato l’1,3%, tutte le blue chips russe hanno chiuso in ribasso. LUKoil (RU0009024277) ha perso lo 0,9%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 3,6%, Gazprom (RU0007661625) il 4,8% e Norilsk Nickel (RU0007288411) il 2,9%.
Il BUX a Budapest ha chiuso in ribasso del 5,5% a 11.981,45 punti. Tutti i titoli principali del listino ungherese hanno registrato delle forti perdite. OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 10,5%, Magyar Telekom (HU0000016522) il 2,4%, MOL (HU0000068952) il 6% e Gedeon Richter (HU0000067624) il 2,7%.
Il PX a Praga ha perso il 2,9% a 822,90 punti. Gli ordinativi all’industria sono crollati ad ottobre nella Repubblica Ceca del 24,2%. La produzione industriale è calata inoltre del 7,6%. Tutti i titoli del PX hanno chiuso in calo. Erste Bank (AT0000652011) ha perso il 5,1%, Komercni Banka (CZ0008019106) il 3,3%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) il 3,5%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,2% e Unipetrol (CZ0009091500) l’1,5%.
Il WIG a Varsavia ha perso il 3% a 27.318,70 punti. Tra i bancari Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso il 4,7%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 3,8%, BRE Bank (PLBRE0000012) il 2,3% e BZW Bank (PLBZ00000044) l’1,2%. PKN Orlen (PLPKN0000018) ha chiuso in calo del 6,8% a KPN 24,51. Goldman Sachs ha tagliato oggi il suo target price per il titolo della prima impresa petrolchimica polacca a KPN 22,50.
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