Eccetto Budapest tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L’indice RTS ha guadagnato a Mosca il 5,7% a 689,17 punti. Il mercato azionario russo ha beneficiato del forte aumento del prezzo del petrolio. Le quotazioni dell’oro nero sono salite oggi nel corso della seduta a New York di nuovo al di sopra di $50 al barile. LUKoil (RU0009024277) ha guadagnato l’11,5%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 4,5%, Gazprom (RU0007661625) il 7,3%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 3,7% e Sberbank (RU0009029540) il 4,4%.
Il BUX a Budapest ha chiuso in ribasso dell’1,5% a 11.796,57 punti. La seduta è stata molto volatile. Tutte le blue chips ungheresi hanno registrato anche oggi una seduta negativa. OTP Bank (HU0000061726) ha perso l’1,4%, Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,5%, MOL (HU0000068952) lo 0,2% e Gedeon Richter (HU0000067624) il 4%.
Il PX a Praga ha guadagnato l’1,6% a 835,90 punti. Quasi tutti i titoli principali del listino ceco hanno chiuso in rialzo. Komercni Banka (CZ0008019106) ha guadagnato il 7,3%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) il 2,7%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) il 3,5% e Unipetrol (CZ0009091500) il 3,5%. Erste Bank (AT0000652011) ha perso il 7%. Venerdì scorso Moody’s ha indicato che potrebbe tagliare il rating sul debito di lungo termine della grande banca austriaca che dispone di importanti assets nella Repubblica Ceca.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato l’1,5% a 27.725,54 punti. Diciassette dei venti titoli di maggior peso del listino polacco hanno chiuso in rialzo. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato l’1,4%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 3,7%, PKN Orlen (PLPKN0000018) il 4% e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) il 4%. Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) ha perso lo 0,4%. Le autorità polacche di regolamentazione delle telecomunicazioni hanno deciso che Telekomunikacja Polska si deve scindere in due gruppi per garantire la concorrenza sul mercato. È però incerto se si arriverà veramente ad uno smembramento di Telekomunikacja Polska. L’operazione deve infatti venir approvata dal Parlamento polacco. Telekomunikacja Polska potrebbe inoltre fare ricorso al tribunale per bloccare la sua scissione.
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