Tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso anche oggi in ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 3,8% a 569,12 punti. I volumi di scambio sono aumentati rispetto a ieri ma sono rimasti a dei bassi livelli. Anche oggi sul mercato azionario russo hanno pesato il clima negativo a Wall Street ed la debolezza del prezzo del petrolio. Trai titoli principali della Borsa di Mosca LUKoil (RU0009024277) ha perso il 4,7%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 6,7%, Gazprom (RU0007661625) il 5,6%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 7,6% e Sberbank (RU0009029540) il 5,9%.
Il BUX a Budapest ha perso il 3,1% a 12.096,19 punti. Tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in ribasso. OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 5,5%, MOL (HU0000068952) l’1,5%, Magyar Telekom (HU0000016522) lo 0,5% e Gedeon Richter (HU0000067624) il 4,7%.
Il PX a Praga ha perso lo 0,9% a 831,60 punti. Seduta da dimenticare per Komercni Banka (CZ0008019106): -6,9% a CZK 2.528. La maggior parte dei titoli del listino ceco hanno chiuso altrimenti poco mossi. Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) ha perso lo 0,3% e Unipetrol (CZ0009091500) lo 0,5%. NWR (NL0006282204) ha guadagnato lo 0,5%, Erste Bank (AT0000652011) l’1,2% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) lo 0,4%.
Il WIG a Varsavia ha perso l’1,2% a 25.920,72 punti. Per il listino polacco si è trattato della settima seduta negativa di fila. I bancari hanno continuato la loro caduta nel vuoto. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso l’1,8%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) l’1,7%, BRE Bank (PLBRE0000012) l’1,4% e BZW Bank (PLBZ00000044) il 2,7%. PKN Orlen (PLPKN0000018) ha perso il 2%. Sul titolo della prima impresa petrolchimica polacca ha ancora pesato la disputa tra l’Ucraina e la Russia sulle forniture di gas. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha registrato una ripresa ed ha chiuso in rialzo dello 0,7%.
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