La maggior parte delle borse dell’America Latina ha chiuso oggi in rialzo.
Dopo nove sedute negative di fila l’IPC a Città del Messico ha guadagnato lo 0,2% a 20.325,39 punti. Il listino messicano ha beneficiato del rally dei minerari. Penoles (MXP554091415) ha guadagnato l’11,6% e Grupo Mexico (MXP370841019) il 2,7%. Bene anche Cemex (MXP225611567). Il colosso del cemento ha chiuso in rialzo del 2,5%. América Móvil (MXP001691213) e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) hanno perso rispettivamente lo 0,6% e l’1,7%.
Il Bovespa ha guadagnato a San Paolo lo 0,5% a 39.341,54 punti. Il listino brasiliano è stato spinto, come quello messicano, dai titoli dei produttori di commodities. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha chiuso in rialzo dello 0,8%. Il prezzo del petrolio ha guadagnato oggi a New York il 3,2%. Vale (BRVALEACNPA3) ha guadagnato lo 0,8%. Il prezzo del rame ha chiuso oggi al NYMEX in rialzo di più del 5%. Tra i titoli dei produttori d’acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha guadagnato il 2,5%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) l’1,7% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 3,1%. Le nuovi forti perdite del settore finanziario a Wall Street hanno pesato sui bancari. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso il 4%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 2,1%, Itau (BRITAUACNPR3) il 3,4% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) il 2,4%. Ancora bene il settore immobiliare. Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) ha guadagnato il 4,4%, Gafisa (BRGFSAACNOR3) il 2,9% e Cyrela (BRCYREACNOR7) il 3%. Una buona parte del mercato crede che la Banca Centrale brasiliana taglierà la prossima settimana i suoi tassi d’interesse. Le imprese immobiliari sono d’abitudine tra le principali beneficiarie di una riduzione del costo del denaro.
Tra gli altri listini del continente sudamericano l’IPSA a Santiago del Cile ha guadagnato lo 0,6%, il General a Lima l’1,3% e l’IGBC a Bogotà lo 0,1%. Il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,2%, l’IBVC a Caracas ha chiuso invariato.
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