Tra le principali borse dell’Europa dell’Est solo Budapest ha potuto chiudere oggi in rialzo.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 3,4% a 498,20 punti. Era dal 2003 che l’indice russo non chiudeva al di sotto di quota 500 punti. Durante l’intera ottava l’RTS ha lasciato sul terreno il 12,6%. Gli operatori hanno osservato che finchè dura l’incertezza sulle prospettive dell’economia globale e la debolezza del prezzo del petrolio il mercato azionario russo dovrebbe difficilmente riprendere vigore. Tutti i titoli principali della Borsa di Mosca hanno chiuso in ribasso. LUKoil (RU0009024277) ha perso l’1,5%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 6,1%, Gazprom (RU0007661625) il 3,5%, Norilsk Nickel (RU0007288411) l’11,1% e Sberbank (RU0009029540) l’8,5%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato lo 0,2% a 11.670,41 punti. MOL (HU0000068952) e Magyar Telekom (HU0000016522) hanno registrato una ripresa ed hanno guadagnato rispettivamente il 2,1% e il 3,2%. Il rally dei due titoli ha sostenuto l’intero listino ungherese. Ancora male OTP Bank (HU0000061726): -4,7% a HUF 2.240. Gedeon Richter (HU0000067624) ha chiuso stabile.
Il PX a Praga ha perso il 2,2% a 751,0 punti. Quasi tutti i titoli principali del listino ceco hanno chiuso in ribasso. Erste Bank (AT0000652011) ha perso lo 0,9%, Komercni Banka (CZ0008019106) il 4,5%, Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) il 2,2% e Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) il 2,7%. NWR (NL0006282204) ha continuato a recuperare terreno. Il titolo del produttore di carbone, che aveva sofferto in particolar modo all’inizio di settimana, ha guadagnato l’1,9%.
Il WIG a Varsavia ha perso lo 0,5% a 24.798,00 punti. Le blue chips polacche hanno chiuso contrastate. PKO Bank Polski (PLPKO0000016) ha perso il 4,6% e KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) il 2,1%. PKN Orlen (PLPKN0000018) ha guadagnato l’1,7%, Bank Pekao (PLPEKAO00016) il 2,6% e Telekomunikacja Polska (PLTLKPL00017) l’1%.
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