Le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in forte ribasso.
L’indice RTS ha perso a Mosca il 2,4% a 609,31 punti. I volumi di scambio sono stati, a causa della chiusura di Wall Street, molto bassi. Sul mercato azionario russo ha pesato il clima negativo sulle altre borse internazionali. Gli operatori hanno indicato inoltre che il rublo si è indebolito oggi rispetto al paniere euro/dollaro. Tra le blue chips russe LUKoil (RU0009024277) ha perso il 2,8%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 2,4%, Gazprom (RU0007661625) il 2,1%, Norilsk Nickel (RU0007288411) il 3,3% e Sberbank (RU0009029540) il 6,8%.
Il BUX a Budapest ha chiuso in ribasso del 3,5% a 11.437,76 punti. La produzione industriale è calata lo scorso anno in Ungheria dell’1,1%. Si è trattato del primo declino annuale dal 1992. Tra i titoli di maggior peso del listino ungherese OTP Bank (HU0000061726) ha perso il 6%, Gedeon Richter (HU0000067624) il 3,8% e MOL (HU0000068952) il 4%. Magyar Telekom (HU0000016522) ha beneficiato del suo carattere difensivo ed ha chiuso invariato.
Il PX a Praga ha perso il 3,4% a 723,70 punti. Era da cinque anni che il listino ceco non scendeva a tali livelli. Come sulle altre piazze finanziarie europee i bancari hanno guidato la lista dei ribassi. Erste Group Bank (AT0000652011) ha perso il 6,6% e Komercni Banka (CZ0008019106) il 4,7%. Tra gli altri titoli del listino ceco Unipetrol (CZ0009091500) ha chiuso in ribasso del 2,7%, Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) del 3,3% e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) del 2,3%.
Il WIG a Varsavia ha perso il 3,3% a 22.789,77 punti. I bancari sono stati sommersi da una pioggia di vendite. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha perso l’8,2%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 7,9%, BRE Bank (PLBRE0000012) il 6,7% e BZW Bank (PLBZ00000044) il 7,5%. KGHM Polska Miedz (PLKGHM000017) ha registrato una ripresa ed ha guadagnato il 2,8%.
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