Eccetto Caracas tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 2,7% a 37.368,93 punti. I titoli dei produttori di commodities hanno riperso una buona parte del terreno guadagnato ieri. Vale (BRVALEACNPA3) ha chiuso in ribasso del 3,9%. Bank of America ha tagliato oggi il suo rating sul titolo del primo produttore al mondo di ferro da “Buy” a “Neutral”. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso l’1,4%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in calo del 3,9%. Tra i titoli dei produttori d’acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 6,3%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 6,3% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 6,2%. Contro le attese del mercato Il Premier cinese Wen Jiabao non ha annunciato un nuovo piano di stimoli per l’economia. Sul settore brasiliano della siderugia hanno pesato inoltre i timori legati al futuro di General Motors (US3704421052).
L’IPC a Città del Messico ha perso il 2,6% a 17.365,02 punti. Seduta da dimenticare per Cemex (MXP225611567): -15,4% a MXN 7,01. Sul mercato sono riaumentati oggi i timori legati ai debiti del colosso del cemento. Dopo il rally delle scorse sedute Grupo Mexico (MXP370841019) ha chiuso in ribasso del 6,1%. Il prezzo del rame ha perso oggi a New York il 2,3%. Male anche América Móvil (MXP001691213): -2,4% a MXN 18,91. Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) ha guadagnato controtendenza lo 0,9%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso il 3,2%, l’IPSA a Santiago del Cile il 2,2%, l’IGBC a Bogotà l’1,5% e il General a Lima l’1,4%. L’IBVC a Caracas ha guadagnato lo 0,1%.
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