Le borse dell’America Latina hanno chiuso anche oggi contrastate.
Il Bovespa a San Paolo ha perso l’1% a 36.741,35 punti. La produzione di veicoli è calata a febbraio in Brasile del 21%. La notizia ha aumentato i timori del mercato relativi allo stato di salute dell’economia brasiliana. Vale (BRVALEACNPA3) ha chiuso in ribasso del 3%. Tra i titoli dei produttori d’acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso l’1%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) l’1,5% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 4,2%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha guadagnato solo lo 0,1% nonostante il prezzo del petrolio abbia chiuso oggi a New York ai suoi massimi livelli degli ultimi due mesi. Tra i bancari Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) ha perso il 2,9%. Goldman Sachs ha declassato oggi il titolo della banca brasiliana da “Neutral” a “Sell”. Nel settore immobiliare Rossi Residencial (BRRSIDACNOR8) ha guadagnato l’1,5% e Gafisa (BRGFSAACNOR3) il 4,2%. Una buona parte del mercato crede che a causa del veloce rallentamento dell’economia la Banca Centrale brasiliana taglierà aggressivamente i suoi tassi d’interesse.
L’IPC a Città del Messico ha perso lo 0,5% a 16.964,36 punti. Ancora male Cemex (MXP225611567): -6,2% a MXN 6,22. Seduta da dimenticare anche per Grupo Mexico (MXP370841019) e Banorte (MXP370711014). Il titolo dell’impresa mineraria ha perso il 7,2%, quello della banca messicana il 7,6%. América Móvil (MXP001691213) e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) hanno guadagnato rispettivamente lo 0,9% e l’1,2%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso l’1,3% e l’IGBC a Bogotà lo 0,4%. Il General a Lima ha guadagnato l’1,6%, l’IBVC a Caracas lo 0,1% e l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,5%.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!