Le borse di San Paolo e di Città del Messico volano sulla scia di Wall Street

Eccetto Caracas tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi in rialzo.
Il Bovespa a San Paolo ha guadagnato il 5,6% a 38.794,55 punti. Le indicazioni arrivate dal CEO di Citigroup (US1729671016) hanno messo le ali anche ai titoli bancari brasiliani. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha guadagnato il 4,3%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 6%, Itau (BRITAUACNPR3) il 6,3% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) il 7,2%. Il mercato azionario brasiliano ha beneficiato anche della speculazione su un possibile forte taglio dei tassi d’interesse. Oggi si è appreso infatti che il PIL del Brasile è calato nel quarto trimestre del 2008 del 3,6%. Si è trattato della più forte flessione sequenziale da più di dieci anni. Molti investitori puntano ora sul fatto che la Banca Centrale brasiliana taglierà domani i suoi tassi d’interesse del 2%. Tra i titoli dei produttori d’acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha chiuso in rialzo del 7,8%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) del 4,3% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) del 6,2%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) e Vale (BRVALEACNPA3), i due titoli di maggior peso del Bovespa, hanno guadagnato rispettivamente il 5,3% e il 6,2%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in rialzo del 3,4% a 17.543,52 punti. Tra i bancari Banorte (MXP370711014) ha guadagnato il 15,6% e Banco Compartamos (MX41CO0H0005) il 4,7%. Dopo le perdite delle scorse sedute Cemex (MXP225611567) è rimbalzato del 14,5%. Sul mercato è circolata oggi la voce che il Governo messicano possa aiutare il gigante del cemento a rifinanziare i suoi debiti. América Móvil (MXP001691213) e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) hanno guadagnato rispettivamente il 3,8% e il 3,7%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha guadagnato il 5,4%, l’IPSA a Santiago del Cile il 2,9%, il General a Lima il 3,6% e l’IGBC a Bogotà l’1,4%. L’IBVC a Caracas ha perso lo 0,1%.