Quasi tutte le principali borse dell’Europa dell’Est hanno chiuso oggi in rialzo.
L’indice RTS ha perso a Mosca lo 0,8% a 647,55 punti. I volumi di scambio sono scesi rispetto a venerdì e sono stati piuttosto bassi. Sul mercato azionario russo ha pesato la debole performance del settore energetico. LUKoil (RU0009024277) ha perso il 2,1%, Rosneft (RU000A0J2Q06) il 2,3% e Gazprom (RU0007661625) il 2,2%. Durante il fine settimana l’OPEC ha deciso di lasciare invariata la sua produzione. In seguito alla notizia il prezzo del petrolio ha registrato oggi delle forti perdite. In spolvero Norilsk Nickel (RU0007288411): +6,5% a $57,50. Il prezzo del nichel ha guadagnato oggi a Londra più del 5%. Bene anche Sberbank (RU0009029540). Il titolo della prima banca russa ha chiuso in rialzo dell’1,6%.
Il BUX a Budapest ha guadagnato il 4,5% a 10.298,73 punti. Gli operatori hanno parlato di uno “short squeeze”, il miglioramento del clima sulle borse internazionali starebbe costringendo sempre più investitori a chiudere a Budapest le loro posizioni ribassiste. Anche oggi tutte le blue chips ungheresi hanno chiuso in rialzo. OTP Bank (HU0000061726) ha guadagnato il 3,5%, MOL (HU0000068952) il 4,3%, Magyar Telekom (HU0000016522) il 6% e Gedeon Richter (HU0000067624) il 4,7%.
Il PX a Praga ha guadagnato lo 0,1% a 692,80 punti. I bancari hanno beneficiato delle positive indicazioni arrivate da Barclays (GB0031348658). Komercni Banka (CZ0008019106) ha chiuso in rialzo dell’1,8% e Erste Group Bank (AT0000652011) del 3,9%. Telefónica O2 C.R. (CZ0009093209) e Ceske Energeticke Zavody (CZ0005112300) hanno perso rispettivamente il 2,9% e lo 0,2%.
Il WIG a Varsavia ha guadagnato l’1,4% a 23.497,59 punti. I bancari hanno guidato anche nella capitale polacca la lista dei rialzi. Bank Pekao (PLPEKAO00016) ha guadagnato il 2,3%, PKO Bank Polski (PLPKO0000016) il 2,3%, BRE Bank (PLBRE0000012) il 3,3% e BZW Bank (PLBZ00000044) il 4,2%. Ancora male TVN (PLTVN0000017): -3,1% a KPN 8,69. Il secondo network commerciale polacco ha annunciato la scorsa settimana che acquisterà la piattaforma di tv digitale “n” due anni prima del previsto. La comunità finanziaria è scettica sui vantaggi dell’operazione.
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