Tra le borse dell’America Latina solo Caracas ha potuto chiudere oggi in rialzo.
Dopo tre sedute positive di fila il Bovespa a San Paolo ha perso lo 0,9% a 40.076,41 punti. I bancari hanno continuato a ritracciare. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso l’1,9%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) l’1,8%, Itau (BRITAUACNPR3) l’1,5% e Unibanco (BRUBBRCDAM14) il 2,3%. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso lo 0,5%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in calo dell’1,1%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso lo 0,7%. Il prezzo del rame ha perso oggi al NYMEX lo 0,6%. Cia. Energetica de Minas Gerais (BRCMIGACNPR3) ha chiuso in ribasso del 4,8%. La prima impresa brasiliana delle utilities ha registrato, a sorpresa, nel quarto trimestre del 2008 un calo del suo utile dell’1,8%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso dell’1,2% a 19.363,30 punti. La Banca Centrale messicana ha tagliato oggi i suoi tassi d’interesse di 75 punti base al 6,75%. La maggior parte degli economisti aveva atteso un taglio di soli 50 punti base. La Banca Centrale messicana ha osservato che al momento la preoccupa più il rallentamento dell’economia che l’inflazione. Cemex (MXP225611567) è crollato del 12,1%. Il gigante del cemento ha cancellato il suo outlook per il primo trimestre. América Móvil (MXP001691213) e Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) hanno perso entrambi lo 0,4%. Banorte (MXP370711014) ha guadagnato controtendenza lo 0,6%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso lo 0,9%, l’IPSA a Santiago del Cile lo 0,6%, l’IGBC a Bogotà lo 0,1% e il General a Lima lo 0,8%. L’IBVC a Caracas ha chiuso in rialzo dell’1,8%.
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