Borse dell’America Latina: Solo Caracas resiste alle vendite

Eccetto Caracas tutte le borse dell’America Latina hanno chiuso oggi in ribasso.
Il Bovespa a San Paolo ha perso il 3% a 40.653,13 punti. I titoli dei produttori di commodities hanno sofferto anche oggi in particolar modo. Petroleo Brasileiro (BRPETRACNPR6) ha perso il 2,8%. Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi a New York in calo del 7,6%. Vale (BRVALEACNPA3) ha perso il 4,1%. Il prezzo del rame ha perso oggi al NYMEX quasi il 4%. HSBC ha tagliato inoltre il suo rating sul titolo del primo produttore al mondo di ferro da “Overweight” a “Neutral”. Nel settore dell’acciaio Companhia Siderúrgica Nacional (BRCSNAACNOR6) ha perso il 2,8%, Gerdau (BRGGBRACNPR8) il 6,3% e Usiminas (BRUSIMACNPA6) il 6%. Barack Obama ha comunicato oggi che i piani presentati da General Motors (US3704421052) e da Chrysler per ricevere dei nuovi fondi dal Governo non sono adeguati. Obama non ha escluso per i due produttori di automobili l’opzione della bancarotta (per ulteriori dettagli clicca qui). Un eventuale collasso di GM o di Chrysler penalizzerebbe notevolmente gli affari dei produttori brasiliani di acciaio. Le forti perdite registrate dal settore finanziario a Wall Street hanno pesato sui bancari. Banco do Brasil (BRBBASACNOR3) ha perso l’1,8%, Banco Bradesco (BRBBDCACNPR8) il 3,1%, Itau (BRITAUACNPR3) il 2,9% Unibanco (BRUBBRCDAM14) il 3,2%.
L’IPC a Città del Messico ha chiuso in ribasso del 3,9% a 19.530,15 punti. Banorte (MXP370711014) è crollato del 13,9%. Goldman Sachs ha declassato oggi il titolo della prima banca messicana a “Sell”. Male anche gli altri titoli principali dell’IPC. América Móvil (MXP001691213) ha perso il 4,6%, Grupo Mexico (MXP370841019) l’8,9%, Wal-Mart de Mexico (MXP810081010) il 3,8% e Cemex (MXP225611567) il 6,4%.
Tra gli altri listini del continente sudamericano il Merval a Buenos Aires ha perso il 3,6%, l’IPSA a Santiago del Cile il 2,1%, il General a Lima il 4,8% e l’IGBC a Bogotà l’1,1%. L’IBVC a Caracas ha chiuso in rialzo dello 0,4%.